
Riscaldare grandi edifici con la caldaia a pellet: modalità e prezzi
Gio, 21/12/2017 - 09:48 0 commenti 4694 views
Dicembre, è tempo di regali. Nelle ultime settimane siamo stati un po' tutti alle prese con gli acquisti di Natale e in quelle che verranno ci attendono i saldi di fine stagione, perciò...dite addio alla tredicesima! Fare shopping è sempre un ottimo metodo antistress, ma cosa succede quando le temperature sono sottozero o se piove? Passeggiare in centro città potrebbe non essere un'esperienza particolarmente confortevole. E allora, ad alcuni di voi sarà capitato di scampare al freddo gelido rintanandosi all'interno di caldi e accoglienti centri commerciali, trascorrendo la domenica pomeriggio al riparo dalle intemperie.
Ma perché nei centri commerciali fa così caldo? Qual è il sistema di riscaldamento utilizzato? Le risposte potrebbero essere innumerevoli, ma in questo articolo vogliamo spiegare come è possibile riscaldare con il pellet i grandi edifici ad uso non residenziale, siano essi centri commerciali, hotel, palestre, piscine, scuole, ospedali e chi più ne ha più ne metta.
La caldaia a pellet è sicuramente il sistema di riscaldamento più adatto alle grandi metrature, considerando solo quelli alimentati con questo biocombustibile. In effetti, esiste una sostanziale differenze tra le stufe a pellet e le caldaie a pellet; continuate a leggere per saperne di più.
Qual è la differenza tra caldaia a pellet e stufa a pellet?
Le caldaie a pellet e le stufe a pellet hanno lo stesso principio di funzionamento: sono alimentate da un biocombustibile, devono essere dotate di una canna fumaria per lo scarico dei fumi, devono avere uno scompartimento per la raccolta del residuo ceneri, devono essere collegate alla corrente elettrica, e così via.
Proprio per questa comunanza di caratteristiche tecniche, molto spesso i due termini "stufa a pellet" e "caldaia a pellet" vengono erroneamente utilizzati come sinonimi, ma in realtà non sono la stessa cosa. Addirittura, all'interno di ognuna delle due categorie esistono una miriade di sottoprodotti adatti alle più svariate esigenze. Basti pensare alla distinzione che deve essere fatta tra le stufe a pellet e le termostufe a pellet, anch'esse molto spesso confuse le une con le altre; infatti, le prime sono ideali per riscaldare soltanto il vano in cui sono installate, mentre le seconde sono adatte ad essere collegate al sistema idrico e ai termosifoni per riscaldare più vani della stessa abitazione contemporaneamente.
Dopo questa breve dissertazione utile a dare un'idea della molteplicità dei sistemi di riscaldamento in commercio, torniamo all'argomento di nostro interesse: in linea di massima, possiamo dire che tra caldaia a pellet e stufa/termostufa a pellet esiste una sostanziale differenza, che è il luogo di installazione. Le caldaie a pellet non possono essere posizionate all'interno dell'abitazione, mentre le stufe sono parte integrante dell'arredamento e sono progettate per essere posizionate in soggiorno, in cucina o comunque all'interno della casa.
Le caldaie a pellet hanno bisogno di più spazio rispetto alle stufe, poichè sono dotate di un serbatoio esterno per il carico del combustibile; a seconda delle dimensioni della caldaia, esso può essere costituito anche da un grande silos, che può arrivare a contenere 2 quintali di pellet e dare all'impianto un'autonomia di 8-10 giorni. Nelle stufe, invece, il serbatoio per il combustibile è integrato nella macchina e, per quanto possa essere grande, va ricaricato quotidianamente o al massimo ogni due giorni. Di conseguenza, le stufe hanno un'autonomia di funzionamento più limitata rispetto alle caldaie a pellet.
Il luogo ideale per installare una caldaia a pellet è un garage, una cantina o un locale adibito ad hoc, al fine di avere lo spazio necessario per posizionare l'impianto, per il depositare il combustibile adiacente ad esso e per rendere agevole la manutenzione periodica che la caldaia richiede.
Nonostante, la caldaia a pellet sia un sistema di riscaldamento particolarmente adatto agli edifici grandi (come centri commerciali, ospedali, hotel, scuole, palestre, piscine, condomini), essa viene utilizzata anche in villette e case indipendenti. A questo proposito e prendendo in considerazione dimensioni e prezzi, esiste un'ulteriore differenza tra le caldaie a pellet ad uso residenziale e caldaie a pellet di uso non residenziale, trattata nel paragrafo successivo.
Quanto costa una caldaia a pellet?
Per il riscaldamento resideziale, cioè case indipendenti e villette, le caldaie a pellet possono essere suddivise in tre categorie:
- caldaie a pellet piccole, tra 15 e 20 kW; il prezzo si aggira attorno ai 2.000-2.500 € e possono riscaldare fino ad un massimo di 100 m²;
- caldaie a pellet medie, tra 25 e 30 kW; il prezzo ruota intorno ai 3.500 € e riescono a riscaldare fino a 200 m²;
- caldaie a pellet grandi, tra 35-50 kW; il prezzo è di 4.500 – 5.000 € e riscaldano fino a 300 m².
Le caldaie a pellet che superano i 50 kW di potenza sono adatte a riscaldare edifici con una metratura superiore ai 300 m² e hanno un prezzo minimo di 6.000 €; di solito sono queste le caldaie utilizzate per il riscaldamento non residenziale.
Naturalmente, i prezzi specificati sono indicativi; come abbiamo visto anche in "Costo delle stufe a pellet: prezzi e variabili in gioco", il prezzo degli impianti può variare sia in base a potenza e dimensioni, che ad altri parametri: installazione, accessori, materiali utilizzati per la costruzione, e altro.
Una cosa è certa: per il riscaldamento di edifici con metrature importanti, il pellet permette di far risparmiare anche fino al 40% rispetto alle caldaie a metano o a GPL. Anche se l'investimento iniziale risulta essere più oneroso (una caldaia a gas o a metano costa di meno di una caldaia a pellet), nel giro di poco tempo è possibile recuperare l'investimento con l'utilizzo di un combustibile, il pellet, che costa molto meno rispetto ai combustibili fossili, oltre ad essere anche più ecologico.
Scritto da Maddalena Sofia
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