Legna da ardere: prezzi e consigli

 

In queste fredde sere invernali, non c’è niente di più piacevole che sedersi sul divano, magari con una bella tazza di tè fumante, un libro alla mano, oppure un film alla televisione, riscaldati dal fuoco di un dolce camino acceso.

Un’immagine sicuramente suggestiva, che ai più pratici di voi potrebbe anche suggerire una domanda: Qual è il giusto prezzo della legna da ardere?

D’inverno, avere in casa un bel camino acceso fa piacere a tutti, ma per essere certi dei propri acquisti ed evitare fregature, prima di comprare la legna da ardere è importante informarsi. Dobbiamo tenere a mente che non tutta la legna è uguale, c’è la legna che brucia lentamente, quella che brucia in fretta, ma soprattutto quella più secca e quella più umida. La nostra priorità deve porre attenzione al potere calorifico del legno, che poi è l’elemento principale che caratterizza il valore di ogni combustibile. Bisogna quindi fare attenzione al tasso di umidità della legna da ardere (più acqua contiene il legno, meno potere calorifico avrà) e puntare di conseguenza su un tipo di legno secco (rispetto alla legna fresca, quella secca tende ad avere un colore più scuro, e data la minore presenza di acqua all’interno, a pesare di meno). C’è chi consiglia poi di osservare il legno alla ricerca di qualche crepa, indice del processo di essicazione già in atto, o di sbattere due pezzi di legno tra loro. Un suono sordo indica che la legna è ancora umida, mentre un suono più “vuoto” suggerisce che la legna è già secca. Per il riscaldamento domestico, comunque il tasso di umidità ideale del legno deve essere compreso tra il 15 e il 20%.

In quanto al tipo di legname, per il riscaldamento domestico di solito si consiglia un tipo di legna forte (che brucia più lentamente, garantendo così una resa migliore nella combustione) come quella di faggio, quercia o frassino. In ogni caso, è sempre meglio acquistare la legna in anticipo rispetto alla stagione fredda (in quest’ottica, il periodo ideale è l’estate) la legna da ardere ha bisogno di riposare qualche mese per raggiungere il grado di secchezza ottimale. Basta comprare la legna con un anticipo di circa 6 mesi e conservarla in casa in un posto riparato e ventilato. Comprando la legna in estate, si trovano oltretutto prezzi più vantaggiosi, poiché il legno è ancora da stagionare.

Tasso di umidità, tipo di legname, peso, stagionatura, sono queste le principali caratteristiche che incidono sul prezzo della legna da ardere. Per questo motivo, i costi sono di conseguenza variabili. Bisogna anche fare una distinzione tra legna da stufa e da camino. La legna da stufa solitamente ha una lunghezza compresa tra i 30 e i 40 cm, mentre la legna da camino è più lunga, e raggiunge anche i 50 cm. Prima di acquistare la legna bisogna quindi pensare al modo in cui verrà impiegata. Ritrovarsi con dei pezzi troppo grandi significa doverli poi tagliare da sé e fare più lavoro.

Per della legna pesante ottenuta da un solo tipo di albero (ad esempio di quercia, oppure di frassino o faggio), data l’alta resa termica ideale per il riscaldamento domestico, il prezzo oscilla generalmente tra i 15 ei 20 euro al quintale. Costo ovviamente indicativo, che dipende dal fornitore a cui ci rivolgiamo e al periodo dell’anno in cui decidiamo di acquistare la legna. Più ci avviciniamo all’inverno e più i prezzi sono alti. Detto questo, il consiglio è sempre quello di rivolgersi a venditori qualificati (il marchio Biomassplus per la legna da ardere rappresenta ad esempio un’ottima garanzia) per essere certi della qualità del materiale acquistato, anche nel rispetto della salvaguardia ambientale. 

La legna da ardere certificata Biomassplus riduce l’emissione di Co2 nell’aria almeno del 70% rispetto al gas naturale, e deriva da un processo di produzione ecosostenibile nel rispetto delle foreste. Al contrario, il commercio di legna da ardere illegale è una delle gravi e attuali cause della deforestazione.

Per quanto riguarda la legna di tipo misto per camino, il prezzo in questo caso scende anche tra i 10 ei 12 euro a quintale, anche se c’è il rischio di avere una resa non proprio eccellente per il riscaldamento domestico. E la stessa cosa vale per la legna mista per la stufa, solo che in questo caso il prezzo oscilla tra i 12 ei 13 euro al quintale, poiché si tratta di pezzi di legno più corti e spaccati. Tenete inoltre presente che la legna in sacchi di solito ha un costo maggiore rispetto a quella sfusa.

A scapito dell’opinione comune, ricordate poi che non sempre la pesantezza del legno è sinonimo di qualità. Anzi, molto spesso l’eccessiva pesantezza della legna da ardere è determinata dall’acqua ancora presente al suo interno (l’albero nel corso della vita ci mette molto tempo ad assorbire l’acqua, e la legna tagliata poi ce ne mette molto per rilasciarla), la legna potrebbe essere ancora fresca, quindi a parità di quantità e tipologia di legno, è preferibile puntare su della legna un po’ più leggera, che proprio per questo ha un tasso di umidità più basso. Un dettaglio importante, se si considera quanto il peso del legno influisce sul prezzo fatto dal venditore.

Parlando di prezzi della legna da ardere, la parola chiave è sempre informazione. Una volta che abbiamo chiaro il tipo di legna di cui abbiamo bisogno, basta confrontare i prezzi dei venditori (possibilmente su prodotti certificati) e fare la nostra scelta.

 

Scritto da Vittoria Marchi

 

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Pubblicato da Gianclaudio Iannace