
Legna da ardere: come tagliare, spaccare e conservare
Mer, 13/12/2017 - 09:34 0 commenti 22371 views
Anche il mercato della legna da ardere sta cambiando, come abbiamo già accennato nel nostro precedente articolo "Legna da
ardere: un valore sommerso". Da una fase di “autoproduzione”, si sta passando alla fornitura, da parte delle aziende, di prodotti più specialistici. Abbiamo legna offerta in bancali, ordinata in diverse misure secondo l’utilizzo di destinazione (stufe, caldaie o termocamino), oppure in sacche se si tratta di pochi pezzi destinati a un camino “decorativo” di quelli che si trovano negli appartamenti cittadini o addirittura in scatole di cartone, o anche legna tagliata per usi specialistici come la legna per forno da pizza. E poi ci sono le diverse specie arboree per soddisfare le esigenze dei consumatori: faggio per il pizzaiolo, quercia per il termocamino e cosi via.
Ma tanto consumo è ancora di “autoproduzione” e qui ci sono due casi: o si parte dal taglio di alberi o si compra legna tagliata in pezzi grandi che poi si provvederà a spaccare o tagliare secondo le nostre esigenze. Attenzione sempre a svolgere tutte queste attività in sicurezza, ovvero con attrezzature e protezioni idonee, visto che si maneggiano motoseghe e asce. Suggeriamo, se si usa la motosega:
- elmetto con visiera;
- pantaloni e scarponi anti taglio;
- guanti protettivi.
Se si decide di tagliare degli alberi, in questa fase è opportuno tagliare in pezzi di lunghezza di circa 1 metro.
Una volta trasportata la legna a casa (o che ce l’abbia portata pezzata grande un fornitore), si procederà a tagliarla o spaccarla nelle misure più adatte alle vostre esigenze. Le dimensioni più adatte per i diversi usi sono:
- caldaie a legna: 50 cm circa;
- camino a legna: 35-40 cm;
- stufa a legna o cucina a legna: 25-30 cm.
Se avete voglia di fare un po’ di esercizio fisico usate l’ascia, ma è decisamente più comoda una motosega di piccole dimensioni e con un peso di max 5 kg elettrica o a scoppio. Se la comprate con il motore a scoppio badate alla rumorosità e preferite prodotti che non superino i 90 decibel, per salvaguardare il vostro udito e per non dare troppo fastidio ai vostri vicini.
Tagliare subito la legna, ovvero quando è ancora verde e con un alto contenuto di acqua, rende l’operazione più semplice rispetto a tagliarla quando è secca. Inoltre, con il taglio si accelera il processo di stagionatura della legna, poiché si espone più superficie all’aria e al sole, accelerando la disidratazione e diminuendo la possibilità di attacco di funghi o di insetti, che finirebbero per compromettere la qualità del legno.
La legna appena tagliata può avere un contenuto di umidità anche superiore al 60% e, per ottenere una combustione ottimale, bisogna che si abbassi questo valore al 20%. Se si usa legna non stagionata e con un tasso di umidità molto alto, non solo questa brucia malissimo, non producendo fiamma e calore, ma si determina una forte produzione di creosoto che si accumula nella canna fumaria.
Per consentire una buona stagionatura della legna bisogna conservarla all’aperto in un luogo ventilato e soleggiato: per raggiungere un'umidità del 20% serve non meno di un anno e vi consigliamo le seguenti accortezze:
- non bisogna mai accatastare la legna contro il muro di casa o di un capannone perché diventerebbe ricovero per insetti ed animali;
- evitate di appoggiare la legna direttamente al suolo, ma disponete sul terreno un telo di plastica e poi appoggiate la legna sopra. Se la disponete in prossimità di un muro lasciate almeno 20 cm tra il muro e la catasta, così da far circolare l’aria e favorire la essiccazione;
- nel caso di più cataste di legna, separarle le una dall’altra, per far arieggiare maggiormente. Le pile di legno, per motivi di sicurezza e per favorire la essiccazione, non devono essere più alte di 1,5 metri;
- sempre meglio coprire le cataste di legno con un telo di plastica, che però deve sporgere solo di pochi centimetri, in modo da favorire l’essicazione della legna;
- la legna non deve essere conservata per più di 4-5 anni, oltre tende a marcire e non brucia più in modo ottimale.
Scritto da Gianclaudio Iannace
Categoria di Biomassa:
Legna da ardere