I criteri per scegliere correttamente una stufa a pellet

Se avete deciso di acquistare una stufa a pellet, e quindi di puntare sul risparmio energetico unito ad alte prestazioni e straordinario confort, allora non vi resta altro che capire qual è il tipo di stufa che fa al caso vostro.
In commercio infatti esistono decine di tipologie di stufe, che hanno caratteristiche diverse e sono adatte a diverse tipologie di ambiente. Dovete dunque capire il tipo di potenza di cui necessitate, il modello più adatto e la tipologia di impianto. 
 
Il volume da riscaldare
La potenza termica va scelta in base a tre principali fattori:
  • le dimensioni degli ambienti da scaldare;
  • il grado di coibentazione dell’appartamento, presenza di ponti termici, spifferi, infissi e punti critici degli ambienti da riscaldare;
  • necessità di produrre acqua calda sanitaria e fabbisogno idrico di acqua calda.

stufa a pellet

Per la scelta della migliore stufa a pellet, ossia del modello più opportuno per le vostre esigenze, è necessario conoscere innanzitutto il volume da riscaldare. 
Facciamo un esempio molto semplice: se avete la necessità di riscaldare un’abitazione di 90 metri quadri e con un soffitto alto 2,5 metri, allora il volume totale è 200 metri cubi. Per riscaldare in modo confortevole un’abitazione di questo tipo, un impianto da 7kw è più che sufficiente. 
Potete dunque effettuare un semplice calcolo della metratura della vostra casa e del volume, in modo da capire di quale potenza necessitate per avere il giusto calore durante le giornate fredde.
 
I diversi tipi di stufe a pellet
Le tipologie di stufe a pellet si dividono sostanzialmente in tre macrocategorie:
  • stufe a pellet ad aria: sono le più economiche (tra i 1.500 e i 3.000 euro) e meno potenti (da 6 a 15 Kw), diffondono calore per irraggiamento e dunque sono adatte per i piccoli appartamenti;
  • stufe a pellet ad acqua o termostufe: più costose (tra i 2.000 e i 4.000 euro) ma anche più potenti (da 12 ad oltre 25 Kw), sono invece consigliate per integrare un sistema di riscaldamento già in essere o nuovo, poiché possono essere collegate alla caldaia, e scaldano anche l’acqua che alimenterà i radiatori; possono essere utilizzate insieme ai pannelli termico-solari, permettendo un notevole risparmio energetico ed economico;
  • stufe a pellet canalizzate, che permettono di riscaldare tutta la casa per tramite di un sistema di canalizzazione con tubi che attraversano l’abitazione.
Fattori da tenere in considerazione
Un altro fattore da tenere in considerazione al momento dell’acquisto della migliore stufa a pellet è il tipo di canna fumaria richiesta, che è obbligatoria per legge. Al momento dell’installazione può essere quindi necessario predisporre anche un apposito impianto di dispersione dei fumi o, nel caso di uno già esistente (come, ad esempio, la canna fumaria di un tradizionale caminetto a legna) è possibile una sua modifica per renderlo adatto all’impianto a pellet installato.
 
Aspetto estetico
Quando la scelta di un modello ricade su una stufa a pellet da tenere in salotto, è molto importante valutarne le caratteristiche esterne e la compatibilità del modello con l’arredamento già presente in casa. In genere esistono modelli adatti a tutti i gusti: si va infatti da quelli che richiamano le vecchie stufe tradizionali a modelli dalle linee più moderne; i modelli che creano più atmosfera presentano un vetro che permette di osservare dall’esterno la combustione in atto e di rendere perciò l’ambiente casalingo caldo ed accogliente.
Non vi resta dunque che fare la vostra scelta in modo accurato, per poter godere dei vantaggi economici e della comodità di avere in casa una perfetta stufa a pellet.
 
 
Scritto da Gianclaudio Iannace
 
 
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Pubblicato da GIANCLAUDIO IANNACE