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Conto Termico per stufe a pellet

Cosa c’è da sapere su Conto Termico per stufe a pellet

 

Il Conto Termico per stufe a pellet è un incentivo rivolto agli interventi di “rottamazione” di alcune tipologie di vecchi generatori e vecchie stufe e la successiva installazione di moderne stufe che rispettano determinati requisiti.

In generale nel Conto Termico per stufe a pellet viene fatto riferimento alla condizione di sostituzione, cioè deve essere rimosso un vecchio generatore (caldaia, stufa, termocamino, …) alimentato da una delle seguenti tipologie di combustibile :

 

  • legna, cippato, pellet o altra biomassa;

  • carbone;

  • olio combustibile

  • gasolio

 

Nel Conto Termico per stufe a pellet non viene incentivata la sostituzione dei generatori alimentati a gas naturale (più comunemente chiamato metano).

Mentre la sostituzione del GPL può accedere al Conto Termico per stufe a pellet se l’intervento rispetta 3 condizioni, cioè:

 

  • viene effettuato in aree non metanizzate;
  • da aziende agricole o forestali
  • il generatore di calore installato deve avere un coefficiente premiante riferito alle emissioni di polveri pari a 1,5

 

Per interventi realizzati da azienda agricola è prevista anche la possibilità di fare la nuova installazione senza rottamare un vecchio generatore.

Servirà in questa eventualità produrre un’asseverazione da parte di un tecnico abilitato che ne attesti il reale fabbisogno.

 

Conto Termico per stufe a pellet: i requisiti della stufa e del pellet

 

Nel Conto Termico per stufe a pellet sono ammesse sia stufe che termostufe, connesse all’impianto idronico, purché siano certificate secondo la norma UNI EN 14785 e rispettino i requisiti richiesti dal Conto Termico per stufe a pellet e dalla normativa di settore.

In particolare per le stufe è richiesto un rendimento minimo del 85% e di non superare determinate soglie di emissione di inquinanti.

I valori devono essere certificati secondo prove eseguite in laboratorio, il costruttore deve fornire le dichiarazioni previste dalla normativa vigente e un’apposita dichiarazione relativa al rispetto dei requisiti previsti dal Conto Termico per stufe a pellet.

Conto Termico per stufe a pellet: chi può accedere all’incentivo e a quanto ammonta

Possono beneficiare del Conto Termico per stufe a pellet sia i privati, indipendentemente dal reddito, che le pubbliche amministrazioni.

L’incentivo dipende dalla zona climatica del comune di installazione e dalle caratteristiche della stufa.

 

Il riconoscimento del contributo avviene in un’unica rata per importi inferiori a 5.000 €, con pagamento entro 90 giorni dalla conferma da parte del GSE.

Conto Termico per stufe a pellet: requisiti per le annualità successive

Una volta ottenuti gli incentivi è necessario mantenere i requisiti di accesso per i 5 anni oltre l’ultima rata.

La documentazione da conservare assume quindi valore importante tanto quella che è stata trasmessa preliminarmente.

La documentazione del Conto Termico per stufe a pellet

In particolare si segnala che per le stufe a pellet è necessario garantire dei requisiti per le annualità successive, in particolare:

  • deve essere acquistato pellet certificato, devono essere conservate le relative fatture di acquisto; deve essere eseguita la manutenzione, almeno biennale, del generatore e della canna fumaria.

La manutenzione deve essere eseguita da personale qualificato che ha effettuato l’aggiornamento professionale di cui all’art. 15 del D.Lgs 28/2011.

Scritto dall'ingegnere Marco Barbelli, esperto di energie rinnovabili, efficientamento energetico e conto termico GSE per Biomassapp.

 

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Pubblicato da Gianclaudio Iannace