Certificazione e tracciabilità per la legna da ardere

La legna da ardere diventa il nostro miglior amico nelle fredde giornate invernali, per cui occorre sceglierla della migliore qualità per avere una resa di alto livello.
 
Ma come fare a capire se la legna da ardere è di buona qualità o meno?
In aiuto del consumatore vi è un sistema di certificazione della biomassa legnosa: Biomassplus.

legna da ardereBiomassaplus nasce dal lavoro congiunto tra AIEL ed ENAMA con l’obiettivo di rendere per la prima volta operativo in Italia uno standard di qualità per la legna da ardere, il cippato e a breve anche per i bricchetti. Con questa certificazione si punta da un lato a una miglior qualificazione delle imprese più professionali, dall’altro a garantire un mercato più trasparente, valorizzando inoltre la legna da ardere che risponde a standard qualitativi elevati, contribuendo così a migliorare le performance ambientali degli apparecchi a biocombustibili legnosi certificati.

 
I principi della certificazione della legna da ardere
 
  • Tracciabilità e legalità: Lo schema prevede l’obbligo dell’adozione di un sistema di tracciabilità e di dovuta diligenza del materiale, come previsto dal Regolamento EUTR 995/2010 (Timber Regulation). Ogni produttore (P) e distributore (D) sarà dotato di un codice identificativo univoco (ID), applicato lungo il sistema di tracciabilità dei lotti di prodotto. Il sistema di tracciabilità consente di identificare le diverse fasi del processo produttivo e i fattori di rischio che possono influenzare la qualità del prodotto. 
  • Sostenibilità ambientale del prodotto: Ogni produttore o distributore certificato deve garantire di immettere in commercio legna da ardere ottenuto da un ciclo produttivo in grado di generare un risparmio di emissioni di CO2 equivalente almeno pari al 70% rispetto a quello prodotto del gas naturale, a parità di energia producibile. Tale valore viene garantito dal monitoraggio e controllo delle operazioni che portano all’ottenimento del prodotto.
  • Qualità del prodotto e del processo: I produttori e i distributori di legna da ardere devono rispettare la qualità del prodotto certificata in classe A1+, A1, A2 o B, in conformità a quanto previsto dalla Norma ISO 17225. La certificazione garantisce che le aziende certificate siano dotate di requisiti infrastrutturali tali da assicurare la qualità del prodotto con continuità. La qualità del prodotto e del processo di produzione viene controllata attraverso verifiche periodiche di un organismo di certificazione e attraverso un piano di controllo di qualità dei lotti interno all’azienda.
 
L’importanza della tracciabilità
Se da un lato la tracciabilità permette di garantire che la legna da ardere sia di qualità, dall’altra assicura la sostenibilità del processo produttivo, aiutando la crescita e il consolidamento della professionalità degli operatori.  Acquistare legna da ardere proveniente dalla filiera corta aiuta a tenere bassi i prezzi, incrementando l’economia locale e diminuendo al contempo l’inquinamento che comporta il trasporto a lungo raggio.
Si contribuisce inoltre a contrastare l’immissione di legna da ardere illegale, il quale è uno dei maggiori responsabili del fenomeno della deforestazione, con un grave impatto ambientale, economico e sociale. 
 
 

Scritto da Gianclaudio Iannace

Categoria di Biomassa: 
Legna da ardere

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Pubblicato da GIANCLAUDIO IANNACE