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Piccoli impianti a cippato nei comuni montani: Uncem vuole la crescita della filiera bosco-legno-energia

Forse qualcosa si muove in direzione di un migliore utilizzo delle risorse boschive

I Comuni montani delle Regioni alpine e appenniniche puntano sulla filiera bosco-legno-energia, anche grazie a quanto previsto dal nuovo Codice forestale nazionale, dalla legge nazionale 221-2015 sulla green economy e dai Piani energetici-ambientali delle diverse Regioni: “Nelle realtà montane- si spiega da Uncem- i fondi dei Psr regionali stanno consentendo di infrastrutturare le zone forestale, di superare la frammentazione fondiaria, di recuperare prato-pascolo, di rafforzare la competitività delle piccole imprese che fanno esbosco e produzione di semilavorati, ma anche di potenziare le filiere energetiche, anche per nuove mini reti di teleriscaldamento e programmi per l'assorbimento di Co2 stoccato nei boschi e nei prodotti legnosi finiti.

Sul fronte energetico, Uncem ha sottoposto alle Regioni del bacino padano la necessità di escludere tutti i Comuni montani da ogni possibile limitazione per l'installazione e l'uso di piccoli impianti, con potenza nominale inferiore ai 35chilowatt. Piemonte ed Emilia-Romagna hanno già recepito positivamente questa istanza. "Uncem, assieme ad Aiel, l' Associazione Italiana Energie Agroforestali, evidenzia da tempo che nelle zone montane, in particolare nei tremila Comuni italiani non metanizzati, il riscaldamento domestico a biomasse, tronchetti, cippato e pellet, rappresenti una storica fonte, importantissima oggi e imprescindibile - spiega Marco Bussone, Presidente Uncem Piemonte - Oggi questo ruolo viene riconosciuto e raccolto positivamente dalle Regioni che stanno attuando l'Accordo padano sulla qualità dell'Aria. In Emilia-Romagna verrà positivamente accolta la richiesta del Presidente Uncem Pasini di escludere tutti i Comuni montani dai provvedimenti che limitano e vietano l'installazione di impianti a biomasse legnose. Stessa cosa potrà avvenire nei prossimi giorni in Lombardia. Mentre in Piemonte, i Comuni montani sono già stati esclusi dai provvedimenti che invece toccano le aree urbane, le zone di pianura, i capoluoghi e i centri con più di 20mila abitanti dove si registrano un numero elevato di giorni consecutivi con il superamento delle emissioni inquinanti in atmosfera".

La filiera legno correttamente gestita consente di produrre quantità preziose di legno cippato e sempre di più legname di qualità per produzioni artigianali e per la carpenteria. La crescita della filiera dovrà essere strutturata con l'attuazione piena del Codice forestale per il quale Uncem auspica vengano scritti in tempi rapidi i nove decreti e regolamenti attuativi, tra i quali la "Strategia forestale nazionale". "Nei Comuni montani il legno è da sempre fonte di energia, grazie a filiere che portano con sè migliaia di posti di lavoro e punti di Pil - prosegue il Presidente Uncem - Ne parleremo anche a Bosco e territorio, fiera nazionale della filiera legno che si terrà dal 14 al 16 settembre a Oulx".

Uncem è a fianco di Aiel oltre che del Ministero dell'Ambiente nell'attuazione dei provvedimenti per la certificazione della qualità degli impianti a biomasse legnose. "Ormai sul mercato ci sono solo più quelli con un alto standard qualitativo, con bassissime emissioni, con un controllo dei fumi continuo, con basse quantitativi di ceneri prodotte - evidenzia Bussone - È molto importante certificare questa qualità e avere incentivi, come il Conto termico e l'Ecobonus ai quali Enti locali e privati cittadini possono accedere per la sostituzione di stufe e caldaie. È altresì importante quanto ad esempio ha fatto la Regione Piemonte nel permettere solo l'uso di pellet certificato 'A1', standard europeo migliore. Uncem chiede alle Regioni di sostenere, ad esempio con fondi Fesr ed Fsc, la nascita di filiere locali di produzione di pellet, viste le massicce, finora, importazioni di materiale pressato e anche di legno cippato, oltre che di legna spaccata da ardere. Crediamo molto nella filiera locale. E con Unioni montane, Comunità montane, ovviamente Regioni, siamo impegnati a sostenerla, con nuovi incentivi fiscali e altre agevolazioni".

 

 

Ossola 24.it

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Pubblicato da Debora De Carlo