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Perchè l'Italia importa il pellet e la legna da ardere?

Il bosco dimenticato e l'import di pellet illegale. "In Italia non capiamo il valore degli alberi"
 
Il nostro paese ha il record mondiale di importazione di legna da ardere. L'invasione di biomassa e pellet illegali da Bosnia e Romania è tra le prime cause della deforestazione nei boschi del Nord Europa
 
di ANTONIO CIANCIULLO
 
 
ROMA - Abbiamo i boschi, che si sono allargati fino a occupare il 39% del territorio italiano, quasi 12 milioni di ettari. Abbiamo delle buone leggi che evitano i tagli selvaggi e dovrebbero - almeno in teoria - bloccare le importazioni di legname ricavato con sistemi distruttivi. Dunque sarebbe logico utilizzare in modo sostenibile le nostre aree verdi ed evitare il massacro di quelle meno protette. Sarebbe logico ma non succede. La realtà è molto diversa e il filmato che potete vedere qui lo dimostra. Perché favoriamo un grave danno ambientale sacrificando oltretutto un pezzo della nostra economia?
 
"Non si può considerare illegale tutto il legname che viene dall'Est: anche lì ci sono operatori che lavorano rispettando le regole e noi stiamo lavorando con le dogane per rendere i controlli sempre più efficaci: per i tagli illegali mi preoccupa più quello che avviene in altri continenti che quello che succede in Europa", risponde Marino Berton, direttore dell'Aiel, l'Associazione italiana energie agroforestali. "Anche perché quest'anno per la prima volta l'andamento dei prezzi del legno da ardere nei mercati dell'Est europeo sta aumentando a causa della crescita della domanda interna e della chiusura di alcune centrali a carbone".
 
L'IMPORT ILLEGALE
Il livello di trasparenza delle importazioni complessive di legno resta però insufficiente. "A quattro anni di distanza dall'entrata in vigore dell'European Timber Regulation (Eutr), le aziende italiane che comprano legname all'estero rischiano di acquistare un prodotto illegale", accusa Martina Borghi, responsabile della campagna foreste di Greenpeace.
 
"Dal Brasile come dal Cameroon e dal Myanmar arriva legno sospetto. Proprio pochi giorni fa, in riferimento al legname proveniente da Myanmar, la Environmental Investigation Agency ha detto che "due Stati membri dell'Ue, l'Italia e la Spagna, continuano ad indugiare sull'applicazione dell'Eutr e a consentire che legno chiaramente non conforme entri nei loro mercati".
 
PERCHE' IMPORTIAMO IL LEGNAME?
Quello che servirebbe, propongono gli ambientalisti, è una maggiore cooperazione internazionale tra governi, agenzie internazionali, polizie per attività investigative e di intelligence. Una cooperazione mirata alla salvaguardia del patrimonio boschivo mondiale che è una componente essenziale per la difesa della stabilità climatica e della biodiversità. Ma, anche dal punto di vista economico, perché l'Italia, che ha avuto negli ultimi decenni una forte crescita della superficie boscata, importa più dell'80% del legno che viene utilizzato sul territorio nazionale?
 
"Perché non si dà al bosco il giusto valore", continua Berton. "Il bosco ha un valore dal punto di vista paesaggistico, e dunque per il turismo; dal punto di vista idrogeologico, e dunque per la salvaguardia delle vite e del tessuto economico; dal punto di vista climatico. Si tratta di utilizzarlo bene, di ripartirne la cura, non di lasciarlo all'abbandono. Se invece l'unico prodotto a cui viene dato valore è il legno, si finisce per avere prezzi non competitivi".
 
LA BIOMASSA DIMENTICATA
Il risultato è che l'Italia, nonostante la presenza di una consistente industria legata ai prodotti legnosi (oltre 80 mila imprese con 400 mila addetti), utilizza solo un terzo della biomassa che il bosco renderebbe disponibile senza creare problemi ambientali. Certo, una parte del rimanente non viene usato perché si tratta di luoghi difficilmente accessibili, ma la media europea è decisamente più alta, attorno al 55% dell'incremento annuo di biomassa. Noi usiamo meno legno e ne importiamo di più. Non sempre in maniera corretta.
 
Link all'articolo originale: https://goo.gl/ji1aEX
LaRepubblica.it

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Pubblicato da Maddalena Sofia
Energia verde
Venerdì, 22 Febbraio, 2019 - 14:15
Buongiorno. Sono pienamente d'accordo a "pulire" i nostri boschi e tanti ne hanno veramente bisogno ,oltre a fare del bene a tutto il pianeta. Qualcuno potrebbe lanciare una petizione su Change.org che si occupa di petizioni on line che a mio avviso funzionano. Io non sono molto pratico di queste cose ma firmo tante petizioni, sul sito e sono affidabili. Cordiali saluti.