Prezzo prestagionale del pellet 2023: cosa dobbiamo aspettarci

DOPO LE FOLLIE DEL 2022 STIAMO PER TORNARE A PREZZI DEL PELLET PIU’ RAGIONEVOLI?

Siamo alla fine di un febbraio 2023 con poca pioggia e temperature alte.

Abbiamo già attraversato buona parte di un inverno 2022/2023 annunciato tragico, con il prezzo del gas alle stelle, quello del pellet triplicato e con gli italiani al freddo nelle loro case: naturalmente niente di tutto questo è successo.

L’inverno è stato fino ad oggi mite, il prezzo del gas in calo, il costo del pellet che sta velocemente rientrando su prezzi meno folli e con una certa disponibilità del prodotto, a differenza dei mesi passati.

Non c’è cosa più affascinante delle previsioni e niente di più inesorabilmente sbagliato, ma guardare oltre il presente piace e anche noi proviamo a fare qualche previsione.

Una previsione facile e quasi infallibile la possiamo azzardare: l’inverno non è finito e ci aspettano certamente giornate fredde tra marzo e aprile…. Come sempre!

Ma cosa ci aspetta nei prossimi mesi?

Proviamo a partire da quello che sta accadendo in queste settimane.

Rivenditori e consumatori hanno ben chiaro che il prezzo del pellet sta calando di giorno in giorno e la disponibilità del prodotto è maggiore della domande: l’aspettativa di tutti è quella di un rientro dei costi del pellet ai livelli del 2021 e per questo l’atteggiamento di tutti, anche in considerazione delle condizioni climatiche non propriamente rigide, è attendista.

Negli ultimi giorni dopo un 2022 con prezzi in continua crescita torna la richiesta di una pratica commerciale caratteristica del settore: il prezzo prestagionale del pellet.

Ci sarà un prezzo prestagionale del pellet nel 2023?

Pensiamo di si.

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Il prezzo prestagionale del pellet 2023 potrebbe ripartire dopo l’evento biennale Progetto Fuoco Italia Legno  Energia di Arezzo  https://www.progettofuoco.com/news/italia-legno-energia-9-11-marzo-2023-fiera-di-arezzo/ che si terrà dal 9 all’11 marzo.

Il prezzo prestagionale del pellet 2023 puo’ essere l’occasione per stabilizzare le regole di un mercato che, nell’ultimo anno, è stato davvero nevrotico.

Avere un prezzo prestagionale del pellet 2023 vorrebbe anche dire prefigurare un prezzo per l’inverno 2023/2024 e dare un po’ di ordine al mercato.

Che proposte ci dobbiamo attendere dai produttori?

In genere il risparmio atteso dai consumatori con il prezzo del pellet prestagionale è del 10/15% rispetto al prezzo invernale.

C’è poi da considerare che, al momento, la riduzione dell’IVA al 10% riguarda solo il 2023 e che, dal 1 gennaio 2024, potrebbe tornare l’IVA al 22% e questo comporterebbe certamente un po’ di confusione e una richiesta di prodotto concentrata in estate/autunno 2023.

Una variabile importante sarà l’andamento della guerra in Ucraina: se dovesse terminare milioni di tonnellate di prodotto si renderebbero disponibili e questo comporterebbe un ulteriore calo del prezzo del pellet.

Al momento però non sembra possibile che il conflitto possa terminare nei prossimi mesi.

Nel corso del 2022 le vendite delle biomasse alternative al pellet sono aumentate fortemente, spinte dal differenziale del prezzo e da un’IVA piu’ favorevole (10% contro il 22% del pellet) così che molti consumatori, specie nel sud Italia, hanno modificato stufe e caldaie per poter utilizzare nocciolino di sansa gusci di mandorle, gusci di pistacchio, gusci di nocciola.

Il forte calo del prezzo del pellet, la disponibilità del prodotto e il taglio dell’IVA al 10%, porteranno certamente ad un ridimensionamento delle vendite delle biomasse alternative che, al momento, hanno anche difficoltà a seguire la diminuzione dei prezzi del pellet, risultando pertanto decisamente meno competitive rispetto alla seconda metà dello scorso anno.

Per concludere prepariamoci, entro il mese di marzo, al prezzo del pellet prestagionale 2023 e speriamo che questo combustibile torni ad una stabilità di prezzi che, per tanti anni, ha rassicurato i consumatori e li ha convinti a comprare stufe e caldaie a pellet.