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Prezzo del pellet: nulla sarà più come prima

Per circa 15 anni il prezzo del pellet non ha riservato grandi sorprese ne’ ai rivenditori né ai clienti. Unica tensione il passaggio, nel 2015, dell’IVA dal 10% al 22%, una scelta criminogena per un prodotto a bassa marginalità, che ha avuto, come effetto, un imponente fenomeno di evasione dell’IVA. Fatta eccezione per questo evento, il prezzo del pellet ha avuto un andamento assolutamente prevedibile passando, anno dopo anno, dal prezzo prestagionale a prezzo “pieno” (in genere superiore al prestagionale per una percentuale del 10/15%) senza grandi scossoni.

Nel 2020 si sono verificate le prime anomalie….

A fine febbraio 2020 inizia l’era Covid e a marzo/aprile si parte con le offerte prestagionali con una reazione piuttosto fiacca (comprensibilmente) del mercato: molti negozi chiusi, poca voglia di impegnare capitali da parte dei rivenditori, in un momento di grande incertezza e con pochi affari.

Quando, secondo il calendario del pellet, si sarebbe dovuti partire (agosto/settembre) con il prezzo del pellet invernale, i produttori e gli importatori, per cercare di vivacizzare una domanda un po’ “spenta”, hanno sostanzialmente continuato a praticare il prezzo del pellet del periodo prestagionale. In tal senso ci sono state anche diverse lamentele da parte di quei clienti che avevano comprato in offerta prestagionale e scoprivano poi che il prezzo del pellet che avevano pagato, era stato confermato anche nel periodo invernale.

Nel 2021 abbiamo avuto una fase invernale (gennaio/febbraio) con prezzo del pellet ancora molto interessante ma, dopo questi primi due mesi, lo scenario è completamente cambiato.
In tutto il mondo è ripresa la domanda e sono aumentate le materie prime, il costo dell’energia e i trasporti….e il pellet non poteva sfuggire a questa impennata dei costi.
Inoltre molte aziende produttrici di pellet nella crisi Covid hanno chiuso e la domanda era ed è molto sostenuta e decisamente superiore alla offerta.

 

C’e’ poi da considerare la partenza della inflazione (in Italia oggi al 3,9% ma negli USA già quasi al 6% ) e si tratta oramai certamente di una inflazione strutturale non destinata a rientrare in tempi brevi.
Risultato: prezzo del pellet in salita mese su mese e comunque mancanza di prodotto.

Per il prestagionale 2022, il prezzo del pellet sarà molto sostenuto e per il prezzo del pellet stagionale ci saranno ulteriori aumenti. Questi aumenti del prezzo del pellet sono stati assorbiti dal mercato perché le soluzioni alternative (riscaldamento a Gas o uso di altre biomasse) hanno anche loro subito incrementi di prezzi molto considerevoli.

Lo scenario è quindi completamente diverso rispetto agli anni passati e anche rispetto all’anomalo 2020. Il prezzo del pellet si manterrà alto ed anzi continuerà a salire.

Consigliamo, sia ai rivenditori che ai clienti, di scaglionare i loro acquisti e di iniziare da subito a comprare, evitando quello che a tanti è successo questo anno, ovvero rimanere con il magazzino vuoto e con ritardi incredibili nelle consegne.

 

Scritto da Gianclaudio Iannace

Immagini tratte da Google.com 

Categoria di Biomassa: 
Pellet

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Pubblicato da Gianclaudio Iannace