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Prezzo del pellet 2022/2023

Dopo una stagione 2021/2022 con il prezzo del pellet in continua crescita, state aspettando di fare buoni affari con il prezzo del pellet prestagionale?
Rimarrete delusi.

Per capire quello che sta succedendo al prezzo del pellet in Italia dobbiamo guardare oltre i nostri confini, perché il nostro Paese pur essendo il primo consumatore al mondo di pellet per utilizzo domestico, lo compra al 85% dall’estero.

Nei mesi passati abbiamo anticipato che il prezzo del pellet sarebbe stato in continua salita ed ora, con la guerra tra la Russia e la Ucraina, le cose, se possibile, andranno anche peggio.

Anzitutto, proprio in quei Paesi, viene prodotta una quantità significativa di pellet e le aziende non solo avranno difficoltà di approvvigionamento della materia prima, ma anche costo del danaro e dei trasporti fortemente in aumento, senza considerare le forme di boicottaggio, come quella sul SWIFT per le banche russe, che potrebbero determinare una oggettiva difficoltà nei pagamento delle forniture da parte dei clienti italiani.

Il costo dei petrolio e del gas, alternative all’uso del pellet, è in forte aumento da mesi e questo non è una buona notizia per chi compra il pellet, perché innesca un incremento del prezzo del pellet non solo indotto dai maggiori costi del trasporto (che per il pellet puo’ incidere fino al 30% sul costo del prodotto), ma anche per un adeguamento speculativo dei produttori di pellet che guardano all’aumento dei prezzi dei combustibili fossili.

Il recentissimo sciopero degli autotrasportatori, revocato solo con la garanzia di 80 milioni di aiuti statali, ma soprattutto con l’aumento delle tariffe, scattate immediatamente dopo la fine dell’agitazione, è l’ultimo incremento che penalizzerà il prezzo del pellet, proprio a ridosso del periodo prestagionale.

Il costo del legname è in continuo aumento, un’occhiata all’andamento dei future non richiede altre spiegazioni:

Il 15 settembre 2021 il prezzo del legname era a 445 dollari , il 28 febbraio 2022 eravamo a 1330 dollari, non servono altri commenti.

Dopo l’incremento del costo del legno andiamo a guardare quello del gas e delle energia elettrica:

Anche qui gli incrementi non hanno bisogno di commenti e determinano forti aumenti ai costi di produzione e conseguentemente al prezzo del pellet.

La questione è globale, non si puo’ pensare, come nel passato, di cogliere opportunità in giro per il mondo comprando dove il prezzo del pellet è piu’ basso, perché la materia prima o l’energia o la mano d’opera risultava meno costosa o il costo del trasporto piu’ vantaggioso, in quanto il fenomeno degli incrementi dei prezzi dei fattori di produzione è globale e durerà a lungo.

Globale è anche l’inflazione, oggi in Italia al 5,7% ma che in USA è già superiore all’8% e questo ha un impatto immediato sul prezzo del pellet.

Senza tener conto di una seria problematica che abbiamo avuto nell’ultimo anno ovvero la scarsità del prodotto che, fino ad oggi, continua a essere insufficiente rispetto alle richieste del mercato e anche questo contribuisce ad una tensione del prezzo del pellet.

La questione è che dobbiamo cominciare ad abituarci ad un prezzo del pellet sensibilmente più alto rispetto agli anni passati e a porre, anche mentalmente, l’asticella più in alto.

Il prezzo del pellet, negli ultimi 15 anni, è stato sostanzialmente stabile, sopportando anche l’incremento IVA del 2015 senza particolari tensioni: da oramai 8 mesi invece si assiste ad una tensione del prezzo del pellet e ad un incremento continuo dei costi.

Attendere una diminuzione del prezzo del pellet con le offerte prestagionali 2022 sarà frustrante: i costi di acquisto non diminuiranno, tuttalpiù resteranno stabili per poi, presumibilmente, aumentare ancora nella stagione invernale 2022/2023.

Occorre pertanto, per i rivenditori che acquistano almeno 5 carichi nell’anno, iniziare subito ad acquistare e considerare la disponibilità della merce, prima ancora del prezzo del pellet, una buona opportunità.

Resta sempre valida la tecnica di spalmare gli acquisti durante l’anno, sperando di cogliere qualche buona opportunità, ma, in ogni caso non confidate nelle offerte prestagionali né sul calo del prezzo del pellet, potreste rimanere delusi e senza prodotto a magazzino.

Categoria di Biomassa: 
Pellet

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Pubblicato da Gianclaudio Iannace