Legna da ardere

Legna da ardere da quali alberi?

Vogliamo in questo articolo descrivere alcune specie di alberi presenti in Italia e utilizzati anche per produrre legna da ardere.
Sappiamo che il patrimonio boschivo italiano supera i 10 milioni di ettari, in crescita ogni anno da circa 40 anni, e per le sue particolari caratteristiche il nostro Paese, presenta una straordinaria qualità di specie, ognuna con le sue tipicità di utilizzo e con una diversa attitudine alla combustione.
 
ABETE: è un albero di grandi dimensioni, raggiunge anche 50 metri di altezza ed è caratterizzato da un portamento eretto. È presente tra i 600 metri e i 1700 sul livello del mare. L’abete ha bisogno di molta acqua e, pertanto vive bene nelle aree del nord Italia (in particolare Trentino Alto Adige, Friuli, Veneto) e nell’appennino settentrionale, dove, talvolta, forma boschi misti con il faggio.
Legno leggero, chiaro nella colorazione e molto resistente, viene usato oltre che come combustibile anche in edilizia per la costruzione delle armature dei tetti e in falegnameria per produrre tavolati. Molto apprezzato anche nella produzione del pellet.
abete
 
ACERO: albero di media grandezza alto al massimo 25 – 30 metri, presenta un legno compatto e a grana fine, ottimo combustibile ma anche utilizzato per la produzione di mobili.
È un albero rustico e molto resistente anche all’inquinamento e per questo viene usato nei parchi pubblici.
albero acero
 
BETULLA: è un albero presente nelle zone più fredde. Presenta una corteccia liscia e bianca che lo caratterizza e gli conferisce una grande eleganza: per questo motivo è molto apprezzato come pianta ornamentale. Raggiunge i 25 metri di altezza. Anche questo è un ottimo combustibile e dalla sua linfa zuccherina si ottengono bevande alcoliche.
betulla
 
CARPINO: molto utilizzato come legna da ardere, può raggiungere i 15 – 20 metri di altezza, molto diffuso nell’Appenino.
carpino
 
CERRO: raggiunge fino a 30 metri di altezza, albero che si adatta a terreni poveri e con poca acqua. Presente in Appenino al centro-sud da sempre fornisce ottima legna da ardere. 
cerro
 
CASTAGNO: pianta conosciutissima in Italia dove da sempre viene coltivata per i suoi frutti e non solo. Da secoli parte della dieta delle popolazioni appenniniche e delle Alpi, è purtroppo afflitta da qualche tempo, sia dal cinipede che dalla malattia dell’inchiostro che stanno decimando la specie. Il castagno viene utilizzato per produrre pali ma anche come combustibile. In Italia viene prodotto del buon pellet di castagno, anche a valle del processo di estrazione del tannino, altro prodotto del castagno, tannino che viene utilizzato per la lavorazione delle pelli.
castagno
 
FAGGIO: albero maestoso che raggiunge i 35 metri di altezza e il diametro anche di 1,5 metri. È presente un pò in tutta Italia tra i 500 e 1500 metri di altitudine. Legno a grana fine, presenta un colore leggermente rosato. Ottimo legno da ardere è apprezzato anche per usi specifici (è il più gradito dalle pizzerie per esempio) e ampiamente utilizzato per la produzione di pellet. Molto usato anche in falegnameria.
Faggio
 
GELSO: pianta che era diffusissima in Italia per l’allevamento dei bachi da seta, il suo legno è sempre stato apprezzato come combustibile.
Gelso
 
FRASSINO: raggiunge i 30 metri di altezza, cresce velocemente e conseguentemente molto apprezzato come legna da ardere oltre che per produrre carbone vegetale. Molto diffuso al nord Italia dove cresce fino a 1800 metri di altezza.
Frassino
 
LECCIO: è una presenza caratteristica della macchia mediterranea. Il legno è molto duro veniva per questo utilizzato nella produzione di ruote per i carri. La legna da ardere del leccio è molto apprezzata e viene anche utilizzato per produrre carbone vegetale.
Leccio
 
NOCE: è una presenza ben conosciuta in tutta Italia. Si tratta di una pianta generosa che produce frutti apprezzati (dai quali si estrae anche olio che era quello utilizzato in quelle aree del nostro Paese dove non era possibile la coltivazione dell’ulivo) e che viene molto utilizzato in falegnameria per la produzione di mobili. Il legno è un combustibile ampiamente utilizzato in particolare quello del noce nero che cresce velocemente.
 albero noce
 
ONTANO: presente nelle Alpi e negli Appennini tra gli 800 e i 1600 metri di altitudine. Albero dal rapido accrescimento, viene utilizzato per il contenimento di terreni franosi. Molto utilizzato come legno da ardere e per la produzione di carta.
Ontano
 
PIOPPO: albero a veloce accrescimento (raggiunge anche i 30 metri di altezza), viene utilizzato per una molteplicità di impieghi: per produrre compensati o carta ad esempio. Ama terreni limosi e sabbiosi ed è presente fino ai 1500 metri di altitudine. Viene utilizzato anche come legna da ardere e negli ultimi tempi per la produzione di cippato di legno, da coltivazioni cosiddette a short rotation.
Pioppo
 
PLATANO: pianta che arriva fino ai 30 metri di altezza, viene spesso utilizzata per il verde pubblico per la sua capacità di resistere all’inquinamento. È molto apprezzato come legna da ardere.
platano
 
QUERCIA: ottima legna da ardere. Cresce abbastanza facilmente anche su terreni marginali e ha una buona capacità di produrre legname.
Quercia
 
ROBINIA: alta fino a 25 metri presenta un legno duro molto apprezzato come legna da ardere.
Robinia
 
PINO: pianta spartana e con poche esigenze, cresce velocemente e si adatta a terreni poveri. Il suo legno si presenta resistente, resinoso, duro e pesante. Viene utilizzato nelle costruzioni navali, ma è soprattutto un ottimo combustibile con un alto potere calorifico, utilizzato anche per la produzione del pellet.
Pino
 
Scritto da Gianclaudio Iannace
Categoria di Biomassa: 
Legna da ardere

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Pubblicato da GIANCLAUDIO IANNACE