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Il giro del mondo in 80 alberi

Jonathan Dodri è l’autore del libro “il giro del mondo in 80 alberi”.

Il suo libro, tradotto in moltissime lingue, è un piacevole, veloce, accattivante volume che dedica non piu’ di due pagine per ognuna delle 80 specie scelte dall’autore.
Se volete conoscere Jonathan Dodri, potete vedere su YouTube sue conferenze (ci sono i sottotitoli in italiano…..tranquilli…) e apprezzare il suo entusiasmo, la sua passione e la forza delle sue idee.
Lo stile di Dodri è quello del divulgatore televisivo, ovvero informazioni scientifiche alla portata di tutti, cogliendo gli aspetti straordinari, curiosi e memorabili degli alberi.

Gli alberi nel volume il giro del mondo in 80 alberi hanno storie fantastiche e si sono evoluti per centinaia di migliaia di anni adattandosi agli ambienti piu’ ostili, trovando soluzioni riproduttive che hanno del prodigioso, riuscendo a vivere nel deserto e nelle paludi o riuscendo a sopportare, come il larice siberiano, escursioni termiche di 100 gradi.

Ed è possibile anche oggi fare scoperte miracolose, come in Australia dove un guardiano di un parco ha trovato nel 1994 la Wollemia, una pianta che si riteneva estinta da milioni di anni, un vero fossile vivente.

Ma l’aspetto davvero originale del libro il giro del mondo in 80 alberi è che i co-protagonisti di queste storie sono gli uomini che nel corso di decine di migliaia di anni, hanno trovato, per ognuna delle specie trattate, un uso, una utilità che è stata la soluzione ad un problema, ovvero una cura per le malattie, un utilizzo del legno per una specifica attività, la possibilità di cibarsi dei frutti, costruendo, attraverso queste scoperte, quell’edificio di civiltà che ci ha portato fino a qui, oggi.

Considerando che nel nostro Paese il 75% della popolazione vive in città ed ha serie difficoltà a distinguere un pero da un ciliegio, questo libro potrà essere davvero utilissimo, non tanto per conoscere meglio qualche pianta, ma perché certamente dalla lettura de il giro del mondo in 80 alberi nascerà voglia di approfondire, di continuare a conoscere i segreti meravigliosi degli alberi, la specie piu’ diffusa sul pianeta e che garantisce la vita sulla Terra.

Fantastico quello che l’uomo, dalla notte dei tempi e fino ad oggi, ha sperimentato e inventato per utilizzare questi doni meravigliosi che sono gli alberi.

Vogliamo un saggio di queste invenzioni dell’uomo legate alla conoscenza e all’uso delle piante?

 

Con il durissimo legno del bosso si realizzavano le matrici per la stampa e gli egiziani lo utilizzavano per costruire le lire.

Con il sughero già nel XVII secolo Dom Perignon (si quello li’, esatto….)  iniziò a realizzare i turaccioli per le bottiglie di vino, ma il sughero, sempre attuale, è stato utilizzato nel 20° secolo per isolare e proteggere i serbatoi del carburante dello Space Shuttle.

E poi l’abete rosso, il piu’ apprezzato dai maestri liutai, l’ontano immarcescibile con il quale i Dogi di Venezia facevano costruire le briccole, e la fibra del kapok usata per le imbottiture dei giubbotti di salvataggio, e il neem straordinario insetticida naturale.

Quasi un libro di etnologia piu’ che di botanica il giro del mondo in 80 alberi e questo rende la lettura ancora piu’ interessante ed attuale.
Da comprare e da regalare il giro del mondo in 80 alberi, specie a chi è piu’ giovane: consideratelo un seme per far nascere una nuova consapevolezza dell’importanza degli alberi nelle nostre vite.

Categoria di Biomassa: 
Agricoltura, allevamento, gestione del verde ed attività forestale

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Pubblicato da Gianclaudio Iannace