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Comprare le biomasse energetiche giuste nel giusto periodo ci puo’ far risparmiare un sacco di soldi!

Come avevamo previsto nei nostri articoli di gennaio 2022 e di marzo 2022, i prezzi del pellet e di tutte le biomasse energetiche, sono in  crescita e non ci sono e non ci saranno, per quest’anno, proposte prestagionali, almeno non nei termini ai quali i clienti erano abituati, ovvero uno sconto sul prezzo “stagionale” tra il 10% e il 15%.

A gennaio 2022, quando pubblicammo il primo dei due articoli, non si prevedeva peraltro neanche un epilogo così tragico delle frizioni politiche tra Russia e Ucraina, due paesi forti produttori di pellet di legno: la condizione di guerra, che persiste ad oggi, ha ulteriormente aggravato un quadro già difficile e i prezzi del pellet sono schizzati in su trascinando al rialzo anche le altre biomasse energetiche.
Inoltre l’inflazione marcia ad un ritmo doppio rispetto alle previsioni di gennaio 2022.

Non si puo’, anche ad essere ottimisti, prevedere un cambiamento di scenario almeno per i prossimi sei mesi e, allora, dobbiamo cercare delle soluzioni che possano consentirci un qualche risparmio.

Per chi possiede stufe e caldaie policombustibili, sempre seguendo le indicazioni del costruttore relativamente all’alimentazione dell’impianto, risparmiare è possibile, cercando biomasse energetiche magari prodotte vicino al proprio domicilio.

Il costo del trasporto incide oramai per percentuali superiori al 30% e individuare biomasse energetiche (nocciolino di sansa, gusci, noccioli ecc) prodotte in un bacino di utenza di 50 km puo’ essere una buona soluzione.

Quante volte abbiamo sentito dire dagli chef o da chi si interessa di alimentazione che bisogna consumare “prodotti a km zero e rispettare la stagionalità”: bene anche per le biomasse energetiche dobbiamo fare qualcosa di simile.

Comprare biomasse energetiche prodotte vicino il luogo di utilizzo e comprarle nel momento giusto dell’anno puo’ farci risparmiare un sacco di soldi!

 

 

Le biomasse energetiche piu’ utilizzate, in alternativa al pellet e per impianti che possono bruciarle, sono il nocciolino di sansa, i gusci di mandorla, quelli di noci o di nocciole.

Avere chiaro il loro ciclo produttivo puo’ aiutare a individuare il momento dell’anno nel quale sono piu’ abbondanti e meno costose.

Comprare il nocciolino di sansa a maggio, insieme al pellet, non è una buona idea: la lavorazione delle olive inizia a fine ottobre e finisce (oramai sempre in modo più anticipato rispetto al passato) a fine novembre: il primo nocciolino da utilizzare nelle caldaie puo’ essere disponibile a dicembre, un po’ controtempo rispetto alle esigenze del consumatore.

 

 

Le mandorle vengono raccolte ad agosto (in Tunisia ad aprile!) ed è quello il momento migliore per comprare i gusci.
Nocciole e noci ad agosto.

Se impariamo a conoscere i tempi giusti delle lavorazione e della disponibilità delle biomasse energetiche, otterremo certamente dei risparmi: e vero che faremo  un po’ di magazzino, ma si può risparmiare fino al 20% rispetto a periodi nei quali queste biomasse sono meno reperibili.

La conoscenza del territorio è importante: la provincia di Avellino ha una forte produzione di nocciole, Napoli di noci, un po’ tutto il centro sud di olive e di conseguenza di nocciolino di sansa,  la Sicilia e la Calabria di mandorle.

Per chi ha grosse caldaie, o è un rivenditore al quale i clienti chiedono prodotti con prezzi contenuti, dedicare del tempo a questa ricerca puo’ risultare profittevole: spesso i piccoli produttori di noci o mandorle o nocciole, non hanno interesse specifico per i sottoprodotti di risulta e i prezzi possono essere molto competitivi.

Anche molti frantoi, che prima conferivano la sansa ai sansifici, si sono organizzati con un separatore ed estraggono il nocciolino vendendolo ai consumatori finali o ai rivenditori: vale la pena una piccola indagine (ogni comune, nelle aree di produzione delle olive, ha ormai un frantoio) e con l’acquisto diretto si puo’ arrivare a risparmiare oltre il 20%.

Comprare le zucchine a gennaio vuol dire spendere almeno il doppio rispetto al comprarle a giugno, perche’ non avere la stessa attenzione con le biomasse energetiche che utilizziamo nei nostri impianti, anche considerando i costi sempre crescenti dei prodotti energetici?

Categoria di Biomassa: 
Sottoprodotti della trasformazione della frutta (condizionamento, sbucciatura, detorsolatura, pastazzo di agrumi, spremitura di pere , mele, pesche, noccioli, gusci ecc)
Categorie altri prodotti: 
caldaie, stufe e camini

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Pubblicato da Gianclaudio Iannace