Bricchetti: cosa sono, come si producono, a chi servono

I bricchetti (vedi nostro precedente articolo "Cosa sono e cosa fare con i trochetti di legno?" vengono prodotti con segatura o residui di legno e attraverso un processo di triturazione e pressatura al fine di determinarne un notevole incremento della densità, rispetto alla materia prima originale.
trucciolo di legno
Le bricchettatrici, ovvero le macchine utilizzate in questo processo, realizzano i bricchetti dando loro forma cilindrica o di mattonella e a volte sono provvisti di un foro per aiutarne la combustione.
Rispetto al legno i bricchetti hanno una densità doppia e una ottima resa energetica.
I bricchetti hanno la caratteristica di trattenere il calore piu’ a lungo della legna da ardere, tenendo alta la temperatura nella stufa o nella caldaia
Se usati nella fase di accensione, facilitano la combustione della legna in ingresso, da utilizzare dopo che i bricchetti abbiano svolto la loro funzione di “facilitatore” della combustione.
combustione legna
I bricchetti sono utilizzati soprattutto in ambito domestico ed e’ pertanto importante fare attenzione che siano privi di sostanze che possano risultare tossiche come ad esempio colle vernici e comunque che non siano stati prodotti con scarti derivanti dalla lavorazione industriale.
I bricchetti sono generalmente lunghi tra i 20 e i 30 centimetri, hanno un diametro tra i 7 e i 10 centimetri, una densità > 900 kg/mc, umidità < 15%, ceneri tra lo 0,5% e l’1% e un contenuto idrico < 15%.
Nella definizione della qualità dei bricchetti viene richiamata la norma UNI EN 14961-3 biocombustibili solidi- Specifiche e classificazione del combustibile” e che individua tre livelli qualitativi: A1, A2, B.
Il potere calorifico dei bricchetti dipende dalla umidità contenuta.
Con una umidità inferiore al 15% i bricchetti hanno un potere calorifico tra i 4,2 e i 4,8 kWh/kg.
I bricchetti possono essere utilizzati nelle stufe, caldaie e nei caminetti a sostituire la legna da ardere o il carbone.
caminetto
In ogni caso gran parte del consumo è per alimentare impianti di riscaldamento e in particolare per il riscaldamento domestico o per quello di serre o locali commerciali.
I bricchetti sono piu’ pratici della legna da ardere, ma meno del pellet.
legna da ardere
I bricchetti hanno anche il vantaggio di una notevole compattazione e questo e’ un importante vantaggio in termini di costo di trasporto e di stoccaggio.
Il mercato dei bricchetti è nella maggior parte dei casi da considerarsi occasionale, in quanto utilizzati in stufe e caldaie, ma sono sempre di più gli utenti “industriali” che utilizzano i bricchetti per riscaldare le aziende o per preriscaldare il forno delle pizzerie.
forno pizzeria
Il mercato dei bricchetti, a differenza di quello del pellet, è piuttosto stabile e resta un mercato di importazione.
Per un produttore pensare di produrre bricchetti puo’ essere una buona idea quando il tipo di materiale prima disponibile sul mercato non e’ adatta alla pellettizzazione,  ma potrebbe essere idonea alla produzione di bricchetti.
In Italia i produttori di bricchetti non sono piu’ di una decina e producono meno di 15.000 tonnellate all’anno di prodotto.
Il processo produttivo dei bricchetti prevede le seguenti fasi:
Cippatura
Triturazione
Essiccazione e stoccaggio del cippato
Alimentazione della bricchettatrice
Taglio
Raffreddamento
Stoccaggio dei bricchetti
Confezionamento
Consegna dei bricchetti ai clienti
CIPPATURA: processo di pretrattamento dei materiali legnosi utile a portare la materia ad una granulometria ottimale.
TRITURAZIONE: serve a ridurre ulteriormente la dimensione della biomassa. 
ESSICCAZIONE E STOCCAGGIO DEL CIPPATO: l’essiccazione serve a ridurre il grado di umidità presente nel materiale legnoso da bricchettare.
ALIMENTAZIONE DELLA BRICCHETTATRICE: puo’ effettuarsi con un tubo collegato al trituratore che aspira il materiale o mediante nastro trasportatore verso la bocca della bricchettatrice.
BRICCHETTATURA: si distinguono tra sistemi ad alta, media e bassa pressione. I sistemi ad alta pressione a differenza degli altri due non hanno bisogno di sostanze leganti in quanto è il processo stesso a legare i materiali dei quali sono composti i bricchetti.
TAGLIO: serve solo per sistemi di bricchettatura a vite dove il bricchetto esce di continuo mentre nei sistemi a pistone il bricchetto esce già tagliato.
RAFFREDDAMENTO: previsto solo per sistemi a bricchettatura a vite non per quelli a pistone.
STOCCAGGIO DEI BRICCHETTI
CONFEZIONAMENTO: in genere confezioni da 5, 15 o 20 kg 
CONSEGNA DEI BRICCHETTI AL CLIENTE
 
Scritto da Gianclaudio Iannace
 
Categoria di Biomassa: 
Bricchetti

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Pubblicato da GIANCLAUDIO IANNACE